Recensione - "Le bugie dei bravi ragazzi"
“Le bugie
dei bravi ragazzi”
Editore:
ilmiolibro self publishing
Pagine: 296
Prezzo:
euro 16,00
Uscito il 5
febbraio 2016
Spesso
capita di sentir parlare dei bravi ragazzi, una specie di etichetta che si
affibbia ad alcuni con particolari caratteristiche, senza magari conoscerli
bene, senza neppure provare a sforzarsi di scambiare quattro parole per capire
se realmente sono cosi o se nascondono anche un mondo tutto personale. Come si
dice spesso “niente è come sembra”. Ciò lo racconta Barbara Raymondi, con una
grande capacità narrativa e, con questo libro, a mio avviso, ha voluto lanciare
un messaggio ben chiaro e preciso. Il suo romanzo ha tre protagonisti : Sole,
Benedetta ed Enrico e le loro differenti vite, i loro problemi personali, ma visti dall'esterno sono dei bravi ragazzi agli occhi di tutti. La storia alterna
capitoli dedicati a questi giovani, fino ad arrivare ad incrociare con grande
bravura i loro percorsi, infatti, essendo amici, si ritrovano l’uno nella vita
dell’altro e man mano escono le loro problematiche, le loro fatiche e le loro
sofferenze che a volte sono causate dal mondo adulto, spesso privo di
sensibilità e di attenzioni verso chi invece avrebbe bisogno di una presenza più
attiva, oltre a maggior affetto.
La storia
che ho apprezzato maggiormente è stata quella di Benedetta e del suo difficile
cammino nel farsi strada nel mondo della danza con tutte le difficoltà che essa
richiede.
Durante il
romanzo, si incontrano diversi personaggi che ruotano intorno ai tre ragazzi e
si può affermare che non sono certo migliori di loro anzi, hanno un proprio
mondo per nulla perfetto e nascondono, con bugie, tutti i propri segreti.
I tre
percorsi sono pieni di difficoltà, si percepisce la sofferenza dei tre giovani,
le loro grandi paure e l’incapacità, a volte, di reagire per cambiare strada,
per uscire dal tunnel in cui si sono trovati contro la loro volontà. Ognuno ha seri
motivi se è in quella situazione e non sempre dipende da se stessi, ma anche
dal mondo adulto privo di vere attenzioni che risulta sordo ed egoista verso le vite
dei giovani. Ma i bravi ragazzi, pur cadendo, soffrendo e a volte avvicinandosi
al baratro, sanno che hanno in sé la forza, la capacità di reagire, di prendere
di nuovo in mano la propria vita, anche grazie all’aiuto reciproco, provando a
superare quel periodo nero in cui si sono trovati, consapevoli di dover agire
il prima possibile.
Non vi
anticipo nulla di altro perché vorrei conosceste le loro vite immergendovi nel libro. Potreste provare, anche voi, le sensazioni di
sofferenza, ma anche la forza che hanno di rialzarsi. Barbara Raymondi descrive
davvero bene i tre personaggi e per tutta la storia è come un fiume in piena
che ci travolge durante la lettura senza mai annoiare.
E’ un
romanzo adatto a tutte le età, pur essendo una storia che riguarda i giovani ed
il loro mondo, ma da cui anche gli adulti possono imparare molto, prima di
tutto ad ascoltare i propri figli ed a farsi coinvolgere maggiormente.
Sole,
Benedetta ed Enrico maturano durante tutto il romanzo prendendo le loro
decisioni per diventare dei bravi esseri umani. Perché le bugie non le raccontano
solo i bravi ragazzi, ma chiunque di noi, a volte costretti, per stare a galla
nella vita.
Concludo
segnalandovi, come faccio spesso, una delle varie frasi che mi hanno colpito
perché racchiude, secondo me, un significato di speranza e invoglia a non
arrendersi mai come scrive anche l’autrice sulla quarta di copertina: “ Sono
bravi ragazzi in fondo, nonostante tutto”
“Ricorda: a
piccoli passi, così ci si libera dalle paure e dalle catene un poco alla volta”
Trama
Chi sono i
bravi ragazzi? Quante bugie è consentito raccontare in una vita? Dove si trova
il virtuoso confine da non oltrepassare? Sole e alla ricerca di sé stesse, di un
fidanzato inafferrabile e di un lavoro che latita ancora di più. Enrico cerca
un equilibrio che forse non vuole davvero, ma che gli converrebbe trovare al
più presto considerato il futuro che gli si prospetta. Benedetta è una
ballerina bellissima, quasi perfetta, ma odia la danza classica. Sono tutti
nella stessa barca e sicuri di naufragare in un mare agitato dalle troppe bugie
raccontate. Non sono cattive persone, sebbene pratichino lavori poco ortodossi,
frequentino brutta gente e nascondano segreti sconvenienti. Sono bravi ragazzi
in fondo, nonostante tutto.
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